MALI

I Dogon e la storia

9 Giorni / 7 notti

Dal 29 ottobre al 6 novembre 2005

Popoli e non solo - Dalla incredibile Falesia di Bandiagara dove i Dogon vivono arroccati in case a strapiombo sulla piana desertica, al brulicare dei mercati di Mopti e Djennè dove si incontrano le mille etnie di questo sterminato paese - Storia e Architettura a Mopti, Segou e Bamako, sulle tracce di una cultura millenaria che ha segnato profondamente questo angolo d’Africa

1° giorno 29 ottobre Milano Malpensa / Casablanca / Bamako 13.55/15.00 – 22.55/02.30+1 Partenza con volo di linea Royal Air Maroc per Bamako, via Casablanca. Arrivo in nottata e trasferimento in hotel. Pernottamento.
2° giorno 30 ottobre Bamako / Segou
Al mattino visita di Bamako, la capitale del Mali. Il suo nome deriva dall’espressione in lingua Barbara “Bama-Ko” letteralmente “riva dei coccodrilli” poiché la città si sviluppa lungo il fiume Niger ( localmente chiamato Djolibà) che in passato in questa zona era densamente popolato dai questi rettili acquatici. I primi abitanti furono dei pescatori Somono, in seguito la fertilità delle terre e l’abbondanza d’acqua consentirono l’istallazione di agricoltori Barbara, oggi il piccolo villaggio di poche centinaia di abitanti del secolo scorso è divenuto una città che si estende per oltre 40 chilometri e ha più di un milione di abitanti. Tutta la città brulica di una attività frenetica e sin dalle prime luci dell’alba gli innumerevoli negozi e mercati si animano di un incessante e gioioso “chiacchiericcio”. Tutto si svolge per strada, dalla riparazione dei camions alla tessitura, oltre che naturalmente l’attività commerciale, infatti il “Faire du Marche” è l’attività preferita dai Maliani, che per le loro doti mercantili sono conosciuti in tutta l’Africa. Una vista al Mercato di Medina permette di fare un tuffo nel pieno della vera Bamako ; in questo immenso spazio che si stende per ben 30 ettari si concentrano le principali vendite all’ingrosso, si possono osservare prodotti provenienti dalle più disparate regioni dell’Africa occidentale: Yucca ( Ingame o Yam) ; Manioca ; Platano ( bananes plantin ) oltre che innumerevoli varietà di cereali e spezie; interessantissimo è il padiglione dedicato all’estetica delle signore bene della città, dove esse si sottopongono per ore e a volte giorni a laboriose sedute per creare le capigliature intrecciate e intarsiate di ornamenti caratteristici di questa parte d’Africa, oltre che alla pittura con l’Henné di mani , piedi e contorno labiale. Interessante è l’area dei fabbri , qui ogni oggetto metallico, dalla scatola di sardine alla ruspa viene smontato e elaborato , grazie al lavoro manuale e senza tecnologie elaborate degli artigian,i fusti del petrolio divengono casse metalliche, balestre di auto zappe e vomeri di aratri. Vista del piccolo ma interessante museo nazionale dove sono custoditi innumerevoli reperti archeologici e oggetti rituali delle varie etnie di questo immenso paese che si estende per una superficie che è 4 volte quella dell’Italia. Pranzo in città e nel pomeriggio partenza per Segou, lungo la strada si possono osservare diversi villaggi dell’Etnia Barbara con le sue capanne rotonde coperte da un tetto in paglia e che si aprono sul cortile comune della famiglia ( la concessione) esso ospita le abitazioni del capofamiglia e delle sue mogli. Arrivo a Segou nel pomeriggio, la città fu chiamata “la bianca” poiché i francesi dopo la sua occupazione costruirono innumerevoli abitazioni dipingendole di bianco per distinguerle dalle sontuose abitazioni rosse dei possidenti del regno di Segou, proprio per sottolineare il passaggio di potere, per cui “Segou la rossa” di Biton Coulibali divenne “la Bianca” del governatore Fadherbe. La città si stende anch’essa sulle rive del fiume Niger, lungo la darsena attraccano innumerevoli Pinacce ( pinasses) barconi in legno con il fondo piatto generalmente ricoperti da un tetto in legno e stuoie. Sistemazione in Hotel cena e pernottamento.
3° giorno 31 ottobre Segou / Djennè
In mattinata, partenza per Djennè, in occasione del suo coloratissimo mercato settimanale che, verso mezzogiorno, raggiunge il massimo dell’attività. Allevatori Peul , pescatori Boso, coltivatori Bobo tutti si ritrovano nella grande piazza antistante la grande moschea, trasformando una spianata polverosa in un incredibile acquarello i cui colori sono le genti i loro vestiti e le mercanzie che recano. Visita della città con i suoi vicoli che si aprono tra case in terra alte anche tre piani, i suoi palazzi tutti costruiti in adòbe (mattoni crudi) come la grande Moschea che con i suoi 45 metri di altezza rappresenta la più grande costruzione in terra del mondo. Pensione completa e pernottamento in modesto hotel campement.
4° giorno 1° novembre Djenne, Mopti
Mattinata da dedicare ancora alla visita di Djennè e ad un vicino villaggio Peul. Partenza per Mopti, che si raggiungerà per l’ora di pranzo. Nel pomeriggio escursione a bordo di tipica imbarcazione locale a motore denominata pinassa lungo il fiume niger, che si snoda maestoso riservando nuovi scorci e nuove panoramiche: il via vai continuo delle piroghe cariche di uomini e merci, i villaggi dei pescatori bozo e degli allevatori peul. Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno 2 novembre Mopti
Mattinata dedicata alla visita di Mopti, anche conosciuta come “la venezia del mali”. Il suo spettacolare porto fluviale, costeggiato dai numerosi edifici sudanesi, ci riporterà alla memoria i gloriosi imperi dei mandingo, abili mercanti che esercitavano la loro attività fra tombuctù e djenné. Visita al quartiere antico di Teikiri, del mercato di Sougouni ed dei piccoli cantieri in cui si costruiscono le piroghe. Nel pomeriggio visita del mercato artigianale e ristoro in un tipico bar bozo che si affaccia sulla variopinta vita del porto. Pernottamento in hotel, pensione completa.
6° giorno 3 novembre Mopti - Paese Dogon
Partenza al mattino per il paese Dogon. I dogon si rifugiarono in questa regione montuosa intorno al XII° secolo per sfuggire alle persecuzioni nei islamiche. L’eccezionale isolamento ha permesso alle loro tradizioni e alla loro religione animista di arrivare fino ai giorni nostri. Visita del villaggio di Songo e delle pitture rupestri che raffigurano immagini e simboli mitologici. Si raggiunge Sangha per l’ora di pranzo. Nel pomeriggio visita di Sangha, villaggio Dogon, punto di partenza per le visite ai villaggi della falesia. Pernottamento all’hotel campement La Guinna. Pensione completa.
7° giorno 4 novembre Paese-Dogon-Mopti
Durante questa giornata si effettuerà una breve escursione a piedi con soste presso alcuni villaggi perfettamente mimetizzati nello scenario circostante. Qui si potrà ammirare la grande abilità del popolo Dogon che si traduce in suggestive e quanto mai affascinanti forme artistiche: maschere, figure rituali e porte scolpite nel legno. Le abitazioni Dogon sono costruite in genere su terrazzamenti, nella concessione familiare vi è inglobato il caratteristico granaio. I Dogon coltivano il poco terreno che riescono a strappare tra la roccia e le dune, impressionante è la capacità di arrampicarsi lungo i sentieri e i crepacci della falesia che hanno tutti i componenti di questa etnia. Nei villaggi spiccano le tugunà, si tratta luoghi in cui il consiglio degli anziani tratta tutte le questioni concernente la vita del villaggio, la loro caratteristica è di avere una enorme tettoia costruita con gli steli del miglio, più alta è la tettoia più vecchia è la tugunà. La pianta delle abitazioni Dogon simboleggia il corpo umano, se si ha l’occasione di osservarne una dall’alto si può riconoscere la forma della testa del busto, le braccia e le gambe. Partenza nel pomeriggio per Mopti. Pernottamento in hotel.
8° giorno 5 novembre Mopti-Bamako Partenza 03.30/06.50
Partenza di buon mattino alla volta di Bamako, con un percorso di 675 chilometri, intervallato da alcune soste a villaggi che si trovano lungo il tragitto . Pranzo in corso di viaggio. Nel pomeriggio tempo a disposizione per il relax oppure per la visita del mercato centrale di Bamako dove si possono acquistare le caratteristiche stoffe del Mali, interessantissimo è anche la “Maison de l’artisanat” uno dei mercati di sculture più interessanti di tutta l’Africa. Alcune camere a disposizione sino all’ora di cena (non inclusa). In tarda serata, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Casablanca.
9° giorno 6 novembre Casablanca – Milano 08.15/12.10
All’arrivo a Casablanca proseguimento con volo di rientro a Milano Malpensa.

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